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  • "Qui alium sequitur nihil invenit" (o Degli inizi di Francesco Borromini)

    “…a monstrous heap of human bones and coffins broken into fragments lays collected in the middle of the subterraneous area, previously to being removed from the spot“: così nel 1842 Sir George Head descrive la navata centrale della basilica di San Giovanni dei Fiorentini sventrata in seguito ai lavori per il consolidamento delle fondamenta. In…

  • Speculum Artis su Twitter

      Da oggi il blog è anche su Twitter all’account @SpeculumArtis. Oltre alle notifiche dei veri e propri post che costituiscono l’anima di Speculum Artis, troverete notizie e segnalazioni sul mondo dell’arte.

  • Caravaggio a Genova. Ipotesi per un'ispirazione

    La sera del 29 luglio 1605 il giovane notaio Mariano Pasqualone, nativo di Accumoli, si presenta con una ferita alla testa presso gli uffici della corte criminale di Roma per sporgere una denuncia.  Quello che racconta è che mentre passeggiava in Piazza Navona “son stato assassinato da Michelangelo da Caravaggio pittore. Mi sono sentito dare…

  • Di ritratti, amici e somiglianze

    Pochi giorni fa ero a Vienna e all’Albertina ho trovato una gran bella mostra su Raffaello incentrata sul rapporto tra gli schizzi preparatori e le opere finite. Verso la fine del percorso arrivo davanti a questo splendido disegno per la Trasfigurazione mentre lì a fianco, giustamente, campeggia una riproduzione della pala per dare un’idea di…

  • "che sol se stesso e null'altro somiglia" Vicino Orsini e il Sacro Bosco di Bomarzo

    Nel panorama dei giardini tardorinascimentali di metà cinquecento, il Sacro Bosco di Bomarzo occupa una posizione contemporaneamente eccentrica ed esemplare. L’apparente contraddizione si nutre del suo essere un unicum che sposta il limite dell’artificio molto più in là di quanto avessero osato fare i suoi contemporanei (e lo fa, paradossalmente, rinunciando all’artificio per eccellenza cioè…

  • Il ritratto della libertà

    Uno dei ritratti più memorabili della storia dell’arte, quello di Juan de Pareja dipinto da Velazquez, è l’immagine di uno schiavo sul punto di essere liberato. De Pareja infatti era nato in schiavitù e in quello stato venne ereditato da Velazquez che fin dagli anni ’30 ne fece il suo fidato assistente personale. Nel 1650,…

  • Tintoretto e San Marco, una lunga storia d'amore e d'interesse

    “Un tale servo di un qualche nobile di provincia, legato da un voto, volendo far visita al corpo di San Marco, ma non potendo ottenere il permesso dal proprio padrone, alla fine antepose il timore del padrone celeste a quello del padrone carnale e, salutato il padrone, se ne andò devoto a far visita al…

  • Rembrandt e il Dottor Tulp

    Doveva fare parecchio freddo quel 31 gennaio del 1632 ad Amsterdam quando Adrian Adrianeszoon, noto nei bassifondi come “Het Kindt”, veniva impiccato per l’ennesimo tentativo di rapina. Adrianeszoon aveva alle spalle una carriera criminale di tutto rispetto fatta di furti e violenze e in passato la giustizia olandese aveva già provveduto a fargli amputare una…

  • La Tempesta o Il mistero che (forse) non c'era

    Conoscerla la conosciamo tutti: è la celeberrima Tempesta dipinta da Giorgione nei primissimi anni del cinquecento, una tela il cui successo, almeno ai nostri giorni, è in parte da ascrivere alla ricerca di arcane simbologie, a volte abbastanza astruse, dietro la sua superficie di scena campestre minacciata da un rovescio incombente. L’atmosfera sospesa, velata, senza…

  • Committenti, Intellettuali e Artisti. Genesi di alcuni grandi cicli pittorici del Cinquecento.

    In un mio contributo precedente avevo parlato delle complesse simbologie che spesso permeano le opere del manierismo e di una lettera indirizzata da Vincenzo Borghini al Granduca Cosimo de’ Medici nel maggio del 1565 in cui è delineato l’apparato festivo per le nozze tra Francesco I, primogenito di Cosimo ed erede al granducato, e Giovanna…

  • Breve viaggio nel simbolismo manierista

    Si sente spesso dire, e con ragione, che molte opere del manierismo sono intrise di simbologie non sempre facilmente riconoscibili e interpretabili. Andiamo a vederne una, e per non scomodare l’ormai abusatissima “Allegoria del trionfo di Venere” ne sceglieremo un’altra, sempre di Bronzino, ma assai meno nota e che, a dispetto delle dimensioni ridotte, offre…

  • Un pezzo d'Italia a Westminster

    Nel cuore di Londra, alle spalle della minacciosa sede dell’MI5, c’è una via che risponde al nome di Thorney Street. Andare alla ricerca di qualcuno con quel nome sarebbe inutile perché Thorney era il nome dell’isola, ormai dimenticata, che anticamente ospitava quel lembo di terra. Fu su quest’isola, probabilmente per motivi di sicurezza, che negli…

  • La città ideale del Rinascimento

    “Ho trovato una città di mattoni, ve la restituisco di marmo“Ottaviano Augusto in Svetonio, Vite dei Cesari, Aug., XXVIII, 3 “Quante Città vedevamo noi mentre eravamo fanciulli fatte tutte di asse, le quali hora sono state fatte di marmo?“Leon battista Alberti, De re aedificatoria, VIII, 5 Il sogno sereno dell’antico, con la sua regolarità pacificatrice,…

  • La volta della Cappella Sistina: evoluzione di un'idea

    Quando, alla metà degli anni ’70 del quattrocento, Sisto IV decide di ricostruire la Cappella Magna, cioè la cappella palatina del Palazzo Apostolico, non sa ancora esattamente che aspetto avrà, né tanto meno che un giorno prenderà il suo nome, ma sa di volerla magnifica e in grado di impressionare gli altri potenti del tempo…